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Articolo inserito da Roberto Brunelli in data 31/10/2007
Calcio
letto 37274 volte in 17 anni 0 mesi e 10 giorni (6)
Impianti Sportivi

Nel periodo 1978/85, con l'applicazione anche a Forlì della legge sul decentramento amministrativo, furono create le Circoscrizioni, prima nominate dal consiglio comunale (78/80) poi elette direttamente. Per quanto riguarda il vero e proprio polisportivo di San Martino in Strada nel 1976 una assemblea promossa dalla stessa Polisportiva si concludeva con una richiesta precisa: costruire a San Martino in Strada un impianto in grado di dare una risposta preci¬sa alla sezione calcio.
L'amministrazione comunale, recependo tale indicazione, decideva di costruire a San Martino un "campo giochi e relativa area verde". Ciò non era quanto si aspettavano i dirigenti della Sammartinese; con successivi incontri con il Comune passava la linea di costruire a San Martino un'area verde, un campo da calcio e si indicava l'area da acquisire lungo la via Monda nei pressi del Ciaika Club. Una zona scelta per la sua centralità in seno al quartiere. Area che la Cooperativa Casa del Popolo acquisì per poi darla al Comune per inecessari investimenti. Trattative lunghissime, incontri, scontri, poi l'intervento decisivo della Casa del Popolo di San Martino portarono ad una soluzione accettabile per i proprietari dell'area. Si avviava quindi, con grande partecipazione volontaria dei sammartinesi, la costruzione del polisportivo comunale. San Martino voleva quell'impianto per dare una opportunità aggregativa nello sport ai tanti ragazzi tanto da convincere l'amministrazione comunale che l'area di Vecchiazzano, inizialmente prevista nei progetti, non poteva da sola bastare a soddisfare le esigenze della parte meridionale della città. Nel 1978 la parte preparatoria era per lo più già svolta, ora si trattava di lavorare per completare ciò che il volontariato aveva fatto. Occorreva un altro campo da calcio per tutta l'attività rivolta agli adolescenti, campi da tennis per gli amanti di questo sport, aree di sosta per gli anziani, camminamenti e percorsi per gli amanti del footing. Un'opera frutto ancora una volta di scontri, litigi e nette prese di posizione, dalle quali è comunque scaturito un impianto fondamentale per lo sviluppo sociale del quartiere. Avviato a soluzione nella stagione 1981/82 il problema del polisportivo, considerato che vi era la necessità di dare risposte non solo alle nuove esigenze sportive che nascevano dalle varie sezioni sorte in seno alla Polisportiva, ma anche per favorire l'aggregazione dei giovani intorno al centro giovanile di Circoscrizione nonché ad un vero centro sociale di quartiere, il consiglio di circoscrizione si pose, unanime al di là degli schieramenti politici, l'obiettivo di cominciare ad affrontare nel concreto, avviando un confronto serrato con il sindaco e gli assessori interessati, che portasse alla soluzione di un problema complesso: bisogni sportivi, bisogni aggregativi giovanili, centro sociale, sede della Circoscrizione, ufficio decentrato del Comune. L'allora sindaco Giorgio Zanniboni, per proporre adeguate soluzioni al problema, autorizzò una trasferta di delegati della Circoscrizione 7 ad Agrate Brianza per visionare una struttura che riassumeva in sé i bisogni che il consiglio di Circoscrizione aveva individuato. L'ufficio tecnico del Comune, in base alle indicazioni della Circoscrizione, ebbe il compito di preparare ipotesi progettuali che recepissero i bisogni di una comunità. Ad una iniziale proposta che parve perfino ridicola a tutti i componenti il Consiglio di Circoscrizione seguì un dibattito inesauribile che si protrasse fino alle 4 di mattina, con una bozza di progetto che però alla fine recepì totalmente le esigenze dei promotori l'impianto: campo gara di almeno 20 metri per 40, tribunetta per 500/600 posti, spogliatoi per gli atleti (4) e per gli arbitri, servizi igienici e tecnici per i portatori di handicap, palestrina per il riscaldamento, sede del centro giovanile, sede della Circoscrizione e punto di aggregazione per il quartiere. Era il novembre 1982. La palestra di San Martino in Strada aveva preso il via anche se i problemi da risolvere erano ancora tanti: acquisizione dell'area, ancora scontri con il privato proprietario e lunghe ed estenuanti trattative. La mediazione del sindaco Zanniboni permise di trovare il bandolo giusto per dirimere la vicenda, seguita dal capitolo di bilancio, dal decreto prefettizio di acquisizione, poi dall'appalto e finalmente, il 1 giugno 1984, dall'apertura ufficiale del cantiere e l'inìzio dei lavori terminati nella primavera del 1985. Esattamente un anno dopo, anche se la palestra era già funzionante da mesi, la consegna ufficiale alla città e ai tanti ragazzi di San Martino che grazie a quella struttura praticano, senza aggravi per le famiglie, numerose discipline sportive.

Volontari al lavoro

Sbancamento area Campo Calcio per costruire

Volontari al lavoro

Lavori di recinzione del Campo Sportivo



Costruzione prima palazzina spogliatoi calcio. All'opera decine di volontari

"Romantica" immagine della rigatura del campo ( si noti sulla sinistra la mancanza dell' attuale tribuna in prefabricato ).

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Commenti
 
Commento inserito da Roberto Brunelli in data 16/11/2007 21:06:49
www.sanmartinoinstrada.com/p.asp?p=413&i=67
Polisportivo Comunale 'G. Casadei'

Il Centro Sportivo "G. Casadei" dispone di:

un campo da calcio,
un campo da calcetto,
due campi da tennis in terra rossa e uno in erba sintetica,
campi da bocce.

L'utenza libera accede ai campi della struttura tramite prenotazione.

Sede

Via Monda,1 - Loc. S. Martino in Strada
Tel. 0543/83673
Orario: aperto dal lunedì al sabato dalle 7.00 alle 23.30.

Gestore dell' Impianto
Polisportiva Sammartinese



Costo
Varia a seconda delle attività .



Come si raggiunge
La struttura sportiva si trova in località San Martino in Strada, in direzione Predappio.
Autobus linea 1-5-96-96A
Parcheggio libero vicino alla struttura.







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inserito da Marco Fantuzzi in data 16/10/2008 1 commento "Cosa piace del paese"
letto 23556 volte
Il campo sportivo Giorgio Casadei, del quale ho calcato il terreno per molti anni, a mio avviso è sempre stato uno dei campi migliori della zona di Forlì: è il nostro "Maracanà". E poi, in qualunque campo si vada non si vede mai tanta gente come quado gioca la Sammartines...

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