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Articolo inserito da Maurizio Garavini in data 11/09/2009
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Miller Cecchi – Ricordo di un amico che faceva anche tanti gol

E’ difficilissimo per noi, suoi amici, dover ricordare Miller quando ancora ci sembra inaccettabile che lui non sia più qui tra di noi. Ci aspettiamo ancora di vederlo, da un momento all’altro, imboccare lo stradello che porta al campo del polisportivo, come ha fatto migliaia di volte, magari per giocare una partita o per allenare un gruppo di ragazzi, oppure, come negli ultimi anni, per mettere in moto le attività del campo o per assistere alle magie del suo degno erede Lorenzo.

Si, così ce lo immaginiamo; vederlo arrivare da lontano,  intravedendone già lo sguardo ironico e canzonatorio, pronto ad innescare liti sportive che, immancabilmente, finivano in scommesse spesso perse; ma era solo il pretesto per organizzare cene per gli amici, mettendo in luce un’altra caratteristica del suo carattere e cioè la sua profonda generosità. E, adesso che i campionati sono ripresi, ci aspettiamo ancora di vederlo sulla tribuna o seduto sulle panchine dietro alla porta, per essere ancora più vicino al terreno di gioco e per meglio esprimere la propria foga sportiva e il suo grande sostegno alla Sammartinese. Il calcio era davvero la sua grande passione e lui il calcio lo conosceva davvero; era stato un grande bomber e le scarpette non le aveva mai appese al chiodo. Era cresciuto nelle giovanili dell’Edera Forlì per poi iniziare una carriera piena di gol a Modigliana, poi all’Expansion e quindi a Predappio per poi approdare, finalmente, alla Sammartinese; di qui di nuovo a  Modigliana, da dove era partito, per chiudere la sua carriera sportiva di calciatore dilettante. Ma amava il calcio e quindi eccolo di nuovo in campo nei campionati Uisp e nei tornei di calcetto con l’over 35 della CNA; ma soprattutto eccolo di nuovo in campo nella veste di allenatore dei  pulcini e degli allievi della Sammartinese. Proprio con questi ultimi e soprattutto con quelli del ’79, aveva dimostrato grande personalità, costruendo un gruppo motivato e forte, capace di vincere su tutti i campi e anche fuori dall’Italia, dando alla nostra società irripetibili soddisfazioni.  Così è inaccettabile che un destino crudele ci abbia tolto un amico così unico; un destino che l’aveva già colpito in modo terribile in passato con la perdita di un figlio ancora in tenerissima età, ma un destino che non gli aveva negato neppure grandi felicità che hanno il volto dei suoi figli Margherita, Lorenzo e, più recentemente, di Camilla avuta con la  nuova compagna Silvia con la quale aveva condiviso la gestione del nostro polisportivo per diversi anni. Miller ti vogliamo ricordare così, qui al campo insieme a noi, come insieme avevamo assistito all’ultima magia di Lorenzo quando alla fine di maggio il suo gol ci aveva salvato dalla retrocessione e quando, ancora lui ti ha dedicato il suo primo gol nella prima partita della nuova stagione sportiva.

Non eri più sulla tribuna ma sicuramente eri li con noi a vedere quel gol, da un posto più alto.

 

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