Armando Barbieri nacque ad Asti il 6 agosto del 1893 e dal 1925 lavorò come liutaio a S. Martino in Strada, utilizzando modelli Stradivari dell’Amati e personali. Costruì anche chitarre ed era abile scultore del legno. Vinse premi e riconoscimenti a Firenze nel 1926, a Torino nel 1927 e ai concorsi promossi dall'Accademia di S. Cecilia nel 1928, 1929, 1932 e 1933. In seguito fu premiato a Padova e a Forlì e scrisse un “Trattato di Liuteria Antica e Moderna Dedicato ai giovani Liutai”, pubblicato a Forlì nel 1956, corredato da 141 pagine e 16 tavole.
Costruì buoni archi ottagonali e fu anche musicista, attore e autore di testi teatrali amatoriali.
Morì a Forlì nel 1963 e gli strumenti del suo laboratorio sono confluiti, insieme a quelli del concittadino Tramonti, nell'allestimento del laboratorio di liuteria presso il museo del Teatro di Forlì.
Contrabbasso a fondo piatto con quattro corde eseguito con legno di conifera, pioppo, ciliegio, acero e legno tinto.
Lunghezza: 1776 mm.
Anno 1900/1924.
Chitarra a sei corde eseguita con legno di abete, acero, ebano e osso.
Lunghezza: 960 mm.
Anno 1934
Violino eseguito con legno di acero, abete ed ebano.
Lunghezza: 593 mm.
Anno 1952.
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