09/11/2024 | 1059 articoli | 1093 commenti | 534 utenti iscritti | 2707 immagini | 34290039
login | registrati


Ultimi e i più Cliccati
Argomenti
84
3
117
4
96
37
12
65
12
6
12
8
2
31
34
13
50
99
16
10
18
58
5
16
6
28
68
19
50
3

Novembre 2017
L M M G V S D
12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
27282930

- - - - - - -

Articolo inserito da Gilberto Giorgetti in data 14/05/2007
Info S.Martino in Strada
letto 30218 volte in 17 anni 6 mesi e 4 giorni (4,73)
S. Martino in Strada - Via Tito Pasqui
Tito Pasqui, nacque a Forlì il 1° agosto del 1846, fu agronomo e politico italiano.
Figlio dell'agronomo forlivese Gaetano Pasqui, che a Vecchiazzano impiantò una birreria (v. www.vecchiazzano.it) e di Gertrude Silvagni, appena ventenne fu volontario nella Terza guerra d’indipendenza (1866/67) con Giuseppe Garibaldi e, a Mentana, al fianco di Achille Cantoni. In seguito si laureò in ingegneria civile e matematica e poi fu assistente alla Scuola Agraria di Bologna, quindi insegnante di estimo e costruzioni all'Istituto Tecnico di Ravenna.
Di estrazione repubblicana, vicino ad Aurelio Saffi, a poco a poco si spostò su posizioni sempre più moderate e monarchiche. Prese parte attiva nell'Amministrazione locale e nazionale: iniziò con l’essere assessore comunale a Forlì e presidente del consiglio provinciale, fino a diventare deputato alla Camera nel 1897.
Numerosi furono gli incarichi che ebbe durante il Regno d’Italia, fra questi la rappresentanza del Governo all’Esposizione agraria universale a Vienna e al Congresso internazionale di economia rurale e forestale. Nel 19000 fu Commissario per l’Italia all'Esposizione universale di Parigi. Ricoprì anche l’incarico di delegato italiano per il regime di importazione dei vini italiani nell'Austria-Ungheria. Nel 1903 fu promosso Ispettore generale dell’Agricoltura, delle Acque e Foreste per poi essere scelto quale ispettore generale e presidente della bonifica dell'Agro Pontino.
Nonostante i numerosi impegni internazionali non dimenticò mai la sua terra d’origine: fu, per esempio, uno dei fondatori del museo delle ceramiche di Faenza e contribuì a sconfiggere la filossera che infestava la Romagna. Lasciò per testamento una cospicua raccolta di libri e documenti alla Biblioteca civica di Forlì.
Pubblicò diverse opere di agraria, tra cui "Le macchine al concorso agrario di Ferrara”, "Coltivazione del cappero”, “La filossera". Tra le onorificenze ricevute si menzionano i titoli di Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e della Corona d'Italia, Cavaliere Ufficiale della Legione d’Onore (Parigi, 1900), Grand'Ufficiale della Stella di Romania.
Morì a Forlì il 7 luglio del 1925, dove riposa nel cimitero monumentale.



Esposizione Universale di Parigi del 1900: una mongolfiera sta per spiccare il volo e tra i rappresentanti dei Paesi europei c'è anche Tito Pasqui, con la bombetta in testa (contrassegnato dalla freccia rossa)

fai conoscere questo articolo ad un amico


Commenti
 
commenta questo articolo
PENCIL ©
Copyright 2006-2024
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
 
     
torna su