16/11/2024 | 1059 articoli | 1093 commenti | 534 utenti iscritti | 2707 immagini | 34461419
login | registrati


Ultimi e i più Cliccati
Argomenti
84
3
117
4
96
37
12
65
12
6
12
8
2
31
34
13
50
99
16
10
18
58
5
16
6
28
68
19
50
3

Settembre 2026
L M M G V S D
123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930

- - - - - - -

Articolo inserito da Roberto Brunelli in data 09/11/2007
Personaggi
letto 24906 volte in 17 anni 0 mesi e 12 giorni (4,01)
Antonio Zoli
ANTONIO ZOLI


– 1915 – 1944 –


Falegname di San Martino in Strada soprannominato “ Fiscìn “, Vice-commissario di Guerra dell’ VIII Brigata Garibaldi “ Romagna “, dopo aver partecipato a numerosi scontri in Val di China, Santa Sofia, Monte Fragheto alla testa dei suoi uomini durante le vaste operazioni di rastrellamento compiute dai nazi-fascisti nell’aprile 1944, ed essersi portato sino al di là delle linee in campo alleato, trovandosi a compiere una esplorazione in vicinanza di casa sua, non resistette al bisogno di riabbracciare i suoi due bambini ed ivi catturato. Tenuto ostaggio lungo tre mesi, il 26 luglio veniva condotto al supplizio in Pievequinta con altri nove compagni di sventura, riusciti vani due tentativi di fuga lungo il tragitto fra Carpinello e la Frazione ricordata, benché ferito nel primo. La medaglia d’argento al valore ne consacra la memoria : “ Commissario di Guerra di un Battaglione Partigiano, fu organizzatore capace e animatore instancabile fin dall’inizio della lotta di liberazione. Sempre primo in ogni audacia seppe portare numerose volte i suoi uomini alla vittoria trascinandoli con l’esempio in ogni ardimento. Catturato di sorpresa durante l’espletamento di una missione di particolare importanza, veniva sottoposto a sevizie e torture, ma il suo animo non vacillò ed i suoi aguzzini nulla poterono strappargli che potesse compromettere i compagni di lotta. Condannato a morte cadeva da forte gridando “ Viva l’Italia “. Fulgida figura di Partigiano che tutto ha dato per la patria”.




fai conoscere questo articolo ad un amico


Commenti
 
Commento inserito da Roberto Brunelli in data 09/11/2007 21:06:49
www.sanmartinoinstrada.com/p.asp?p=428&i=58
Sono andato personalmente a Forlì in Piazza Saffi per scattare una foto di Antonio Zoli dal Monumento ai Caduti presente sotto al chiostro di San Mercuriale.

Lo ritengo un doveroso gesto di omaggio al nonno di un GRANDE AMICO, Danilo Zoli.

Roberto Brunelli



Commento inserito da Roberto Brunelli in data 16/11/2007 21:06:49
www.sanmartinoinstrada.com/p.asp?p=428&i=66
Pievequinta, 26 Luglio 1944.

I "10 partigiani e comunisti" (fra cui un sacerdote), erano Don Francesco Babini, Riziero Bartolini, Alfredo Cavina, Antonio Luccini, Biagio Molina, William Pallanti, Edgardo Rodlfi, Mario Romeo, Antonio Zoli e Luigi Zoli.
Prelevati dal carcere di Forlì dove erano detenuti in qualità di ostaggi, furono portati nei pressi del luogo dell'attentato. Scaricati dall'automezzo, fatti proseguire a piedi in coppia (al cospetto della popolazione), vennero fucilati nei pressi di Pievequinta, per rappresaglia, il 26 Luglio 1944.





( nella foto Cippo e lapide commemorativa di Pievequinta - Forlì )


" Alfredo Cavina, detto il Vecchio, nato il 28 maggio 1903 a Casalfiumanese, in Romagna, muratore e antifascista, come tale schedato dalla polizia, durante la seconda guerra mondiale diventò partigiano reclutatore, inquadrato in quella che poi sarebbe chiamata la 36à Brigata Garibaldi Alessandro Bianconcini. Operava, insieme al figlio Domenico detto Bill, nella zona di Imola, Riolo Terme, fra Senio e Santerno. Era mio nonno. Il 13 giugno 1944, in seguito a una delazione, fu catturato dalle Brigate Nere con la moglie Rosina Padulli e le due figlie Maddalena (mia madre), maggiore d'età, e Diana, la più piccola. Bill, in montagna, sfuggì alla retata. Furono tutti trasferiti nelle carceri di Forlì, accanto alla Rocca e consegnati ai tedeschi che li interrogarono a lungo. Il 26 luglio, sei giorni dopo che il conte colonnello Klaus von Stauffenberg aveva attentato alla vita di Adolf Hitler, Alfredo Cavina venne fucilato dai nazisti insieme ad altri nove cittadini italiani per la rappresaglia seguita all'uccisione di un caporalmaggiore tedesco. I condannati erano Don Francesco Babini, parroco di San Sepolcro, il quale aveva ospitato alcuni ufficiali inglesi, Riziero Bartolini, Antonio Luccini, Biagio Molina, William Pallanti, Edgardo Ridolfi (detto Lignon), Mario Romero, Antonio Zoli (detto Fiscin) e Luigi Zoli. "

DAl libro : "ERALDO AFFINATI, CAMPO DEL SANGUE, MONDADORI"


Commento inserito da Roberto Brunelli in data 20/11/2007 21:06:49
www.sanmartinoinstrada.com/p.asp?p=428&i=77
Un' altra rarissima fotografia di Antonio Zoli tratta dall' Opuscolo distribuito dal Comitato Pro San Martino in occasione del IX censimento nazionale nel 1951







commenta questo articolo
PENCIL ©
Copyright 2006-2024
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
 
     
torna su