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Articolo inserito da Patrizia Campri in data 18/12/2008
Attività culturali
letto 16057 volte in 16 anni 0 mesi e 9 giorni (2,75)
IL CINEMA SEDUCE ... IN UN CORTO

 

Recentemente ho intervistato per la Rivista "Mia" Gianluca Castellini, creatore del “Sedicicorto International Film Festival Forlì” e siccome è un cittadino di San Martino in Strada è giusto che racconti anche a voi qualcosa in più sulla sua interessante manifestazione.

Senti Gianluca “se dici corto” cosa intendi?
Per corto o cortometraggio, o short in inglese, si intende un film che dura al massimo 60 minuti. La brevità però non è inversamente proporzionale all’intensità espressiva e nemmeno la qualità è differente alle pellicole più lunghe. In genere nei concorsi, i limiti stabiliti sono di circa 30 minuti, e talvolta, vengono imposte durate minori come 8 o 15 minuti, fino ad arrivare addirittura a 3 0 1 minuto.

E per “Sedicicorto” cosa ti viene in mente? (I suoi occhi chiari si illuminano di passione)
“Sedicicorto” è il festival internazionale di film short che quest’anno ha raggiunto la quinta Edizione e che ho organizzato a Forlì dal 6 al 12 Ottobre.

E se ti dico “sedici corto”?
Se dici corto è una proposta espressa al condizionale, ovvero se dici corto.. dici cinema o capacità di sedurre lo spettatore, ognuno la può coniugare come meglio crede. Sedici, inoltre rappresenta il numero dei finalisti.

Nel genere corto cosa viene filmato?
I corti trattano qualsiasi argomento attraversando il genere fiction, il documentaro, il cinema sperimentale ed il genere di animazione.

Ma come ti è nata l’idea di creare un festival?
Mah, è nata da una sfida personale…

…e direi che l’hai ampliamente vinta visto che “Sedicicorto” si sta prendendo un suo spazio importante sia all’interno delle rassegne nazionali che internazionali.
Infatti dalla prima edizione del 2004 sono notevolmente aumentati i paesi e le opere partecipanti. Nel 2008 soono ben 3.506 i cortometraggi iscritti da 98 paesi. Nel 2007 erano 4.185

Ma quando hai avuto il tempo, visto che svolgi un lavoro normale?
Di notte. Ma ricorda che le opere non hanno la durata di un film normale, sono short.

E la tua famiglia che ne pensa?
Mia moglie si è rassegnata mentre ho trovato in mio figlio Tommaso, di soli quattro anni, un valido selezionatore per quanto riguarda la sezione dei film di animazione. Tutte le volte che rientravo dall’ufficio postale con nuovi corti era lui il primo a chiedermi di guardarli insieme.

Insomma fra qualche anno oltre all’aiuto di tuo fratello Gianni ci sarà anche Tommaso nell’organizzazione del Festival?
Spero di sì, comunque per organizzare un evento del genere sono intervenute tantissime persone a titolo di volontariato, ognuna di loro indispensabile. Validissimo anche l’aiuto degli studenti della Facoltà per Interpreti di Forlì, come pure importantissimo l’apporto degli sponsor in primis la Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì .

A questo punto devo farti i complimenti perché la tua passione privata per il cinema è stata trasformata in un qualcosa che dà l’opportunità alla nostra città di farsi conoscere a livello internazionale, inoltre la tua iniziativa fa circolare idee e cultura. Anche io nel mio piccolo avrei la “Bottega del Falegname Romano Campri” da piazzare, ma questa è un’altra… Passione.
Torniamo al Festival. Fra i 3.506 cortometraggi che hai visionato c’è un’opera che ti ha emozionato ed incuriosito e che non è stata premiata dalla giuria?
Sì, un corto brasiliano del regista Esmir Filho intitolato “Saliva” della durata di 15’ che a mio parere poteva ambire al premio “ VALENTINO” per il migliore film seduttivo. Tratta dei pensieri, delle sensazioni che prova una giovane ragazza che sta per essere baciata per la prima volta.

E’ presente una sezione “BETTY BOOP” che premia la migliore regista femminile, chi ha vinto?
Quest’anno è stata premiata una filmaker proveniente dal Regno Unito Sarah Cox con “Non lasciamo che tutto si disfi” della durata di 2’, un invito a non strappare l’estremità del filo, ma a rammendarla, un proclama ecologico con una bella tecnica di animazione.

Quest’anno fra le sezioni c’era anche una novità rispetto agli altri anni: la sezione “CiakDonna”.
La sezione “CiakDonna” ha premiato un regista italiano, Andrea Rovetta, con “A piedi nudi sul palco” della durata di 5’ e 26’’, che racconta di un’attrice, di un regista e di un provino. Questa sezione aveva in giuria rappresentanti della Lega Coop, Confartigianato e della sezione Donne e Impresa per premiare corti con tematiche prettamente femminili.

Lodevole iniziativa! Ma ora raccontami qualcosa del film vincitore “Toyland”.
“Toyland” è un film tedesco del regista Jochen Alexander Freydank e racconta della Germania del 1942 quando, per proteggere il figlio, Marianne Meibner gli fa credere che i vicini di casa ebrei stiano andando nel “Paese dei balocchi”. Una mattina la donna si accorge che suo figlio è scomparso e, con lui, i vicini di casa ebrei.

Fantastico che in soli 13 minuti si possa esprimere il dramma di un periodo storico. Sto pensando anche che un corto del genere sarebbe utilissimo a scuola da proiettare in classe. Anche perchè le ore di insegnamento sono destinate a diminuire, e, anziché proiettare film di 120 minuti, potremmo utilizzare il corto per tematiche inerenti la storia come in questo caso, oppure come strumento narrativo che racconti ed esplori la personalità anche degli alunni.
Già, si potrebbe creare come novità per il prossimo anno una sezione in cui vengono selezionate opere inerenti temi che si possano trattare a scuola e poi fare votare i ragazzi per il corto più coinvolgente.

Beh, in questo caso mi candido come selezionatrice e candido i miei alunni come giurati.
Progetti per il futuro?

Da Gennaio inizierò ad organizzare la sesta edizione di “Sedicicorto”. A Febbraio parteciperò al più importante Festival al mondo per cortometraggi a Clermont Ferrand in Francia, andrò per promuovere il Film Festival di Forlì. La scorsa edizione ha avuto più di 137.000 spettatori. Pensa che l’intera cittadina ferma la vita quotidiana e si mette a totale disposizione dell’organizzazione per l’intera durata dell’evento.

Con l’augurio e la speranza che l’esperienza del festival francese coinvolga anche l’intera cittadinanza di Forlì ti avverto che il prossimo Ottobre sarò sicuramente fra gli spettatori alle proiezioni del “nostro” Sedicicorto Intenational Film Festival Forlì. Buon Lavoro o meglio Buona Visione!!!!!!!!!!!!!!! 

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Commenti
 
Commento inserito da Nevio Fabbri in data 21/12/2008 21:06:49
www.sanmartinoinstrada.com/p.asp?p=646&i=285

Mi fa piacere che il curatore di "sedici corto" sia di S.Martino in strada. Vorrei solo rammentare che negli anni 1981-1985 a cura del Centro Cinema della Circoscrizione n.7 (la sede era il seminterrato della scuola della infanzia) coordinatore Gabriele Zelli animatore Enrico Zavalloni (più di un caro amico) proponemmo il festival  del Super 8 e ricordo bene quale accorgimento escogitammo per ....impedire nuove iscrizioni. Se non ricordo male nelle 4 edizioni svolte almeno  500 film in super 8 furono proposti e ci furono anche alcuni 16 mm. Per giusto ricordo di Enrico che tante nergie profuse per il lancio della iniziativa e sopratutto per dire a Castellini di continuare a proporre l'iniziativa che onora la nostra Città e dimostra che a volte, anche con poche risorse, si possono fare tante belle cose  Dovevo an Enrico Cordialmente Nevio Fabbri già presidente Circoscrizione n.7




Commento inserito da Gabriele Zelli in data 22/01/2009 21:06:49
www.sanmartinoinstrada.com/p.asp?p=646&i=291

FESTIVAL SEDICICORTO

Bene ha fatto, nei giorni scorsi, Nevio Fabbri a ricordare il successo ottenuto oltre vent'anni fa dal festival dei filmati realizzati in “super 8”, promosso dall'allora Centro Cinema della Circoscrizione n. 7, e il ruolo fondamentale che ebbe in quell'occasione Enrico Zavalloni.

La nota di Fabbri è stata suscitata dall'intervista che la rivista “Mia” ha dedicato a Gianluca Castellini, ideatore e organizzatore di “Sedicicorto International Film Festival Forlì”, una manifestazione culturale di grande interesse e che, in pochissimi anni, ha saputo ritagliarsi un ruolo di primaria importanza a livello nazionale e oltre.

Il merito va a Gianluca Castellini e ai suoi collaboratori, in primo luogo al fratello Gianni. Lo posso sostenere con cognizione di causa, proprio perché Gianluca mi ha voluto in un primo momento come Presidente della Giuria e successivamente come Presidente del Festival.

Le due iniziative non sono però paragonabili, sia per il tanto tempo intercorso, sia perché il mondo del cinema è cambiato totalmente e non solo quello amatoriale. Un tempo era tutto più complicato, perché non si aveva a disposizione la tecnologia odierna, neppure lontanamente accostabile a quella di pochi anni fa. Le nuove attrezzature hanno consentito “di fare cinema” a un numero crescente di persone, soprattutto giovani, con un apporto impressionante di idee e progetti.

I film proposti a “Sedicicorto” hanno tutti elementi basilari di buon livello: fotografia, accompagnamento musicale, montaggio. Mentre continuano – fortunatamente – a differenziarsi fra loro – e sono proprio questi i fattori d’immortalità del cinema - sia per le vicende narrate, che per la qualità interpretativa degli attori.

Non resta che aspettare la prossima edizione. Anzi, ogni amante del cinema si senta fin da ora sentirsi impegnato a seguirla e, potendo, a sostenerla anche economicamente.

Gabriele Zelli




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