Ritengo utile alcune puntualizzazioni sulle inesattezze riportate nel contributo del Signor Ridolfi e nella sua precedente nota del luglio 2010:
1) la cava non è stata "fortemente voluta" dall'Amministrazione Comunale, che invece si è trovata a dover dare attuazione alle previsioni del Piano estrattivo Regionale e Provinciale. Nessuno è contento del nuovo polo estrattivo, ma qualunque impegno volto a non farlo aprire non sarebbe legittimo. Per fare un esempio, negare l'apertura della cava sarebbe - più in grande - come negare ad un cittadino proprietario di un lotto edificabile il permesso di costruire in conformità alle norme urbanistiche;
2) chi, come il sottoscritto ed i componenti dei comitati di quartiere di San Martino, Grisignano e Vecchiazzano, è a conoscenza della problematica fin dal 1996/1997, sa bene che il Comune di Forlì, con i Sindaci Rusticali, Masini e da ultimo Balzani ha cercato di dare una risposta alla situazione con la soluzione meno impattante possibile;
3) l'idea del ponte sul Rabbi altro non è che la variante della soluzione originariamente proposta dalla proprietà non perché più "ecologista", ma solo perché era meno costosa. Il Comitato di Quartiere di San Martino in Strada, allora presieduto dall'Ing. Enzo Bandini, oggi consigliere comunale, si oppose alla soluzione perché avrebbe significato, allora come ancora oggi, un aggravio di traffico presante su viale dell'Appennino, già intasata dal traffico "ordinario";
4) la bretella tra la cava e via del Partigiano è il prodotto di un confronto con i suddetti comitati di quartiere (mirato a individuare la soluzione più sostenibile senza gravare eccessivamente sulle problematiche già esistenti su Vecchiazzano e San Martino) ed il costo dell'opera sarà coperto fino a circa 2 milioni di euro, dall'azienda titolare della concessione;
5) dopo il percorso già intrapreso dall'amministrazione Masini, il Sindaco Balzani ha voluto nuovamente confrontarsi con il quartiere di Vecchiazzano in ben 2 assemblee pubbliche (nel corso delle quali tanto il WWF che i residenti e gli interessati a vario titolo sono potuti intervenire esprimendo la propria posizione), il cui esito è stato favorevole al progetto proposto, il quale, senza gravare su Grisignano e San Martino, crea una sorta di "tangenziale" in grado di drenare dal centro di Vecchiazzano (nel quale si trovano a pochi metri scuola elementare Peroni, negozi e casa di riposo Orsi Mangelli) non solo il traffico dei camion provenienti dalla Cava, ma anche il traffico ordinario proveniente da via Veclezio per immettersi in via del Partigiano;
6) la cava di vecchiazzano presenta ulteriori elementi di complessità che il comune sta prendendo in esame e che si possono risolvere solo guardando il territorio nel suo insieme: per esempio la soluzione attuale - che prevede la possibilità di frantumare in loco solo in minima parte il materiale estratto che verrebbe "dirottato" per una buona metà sul frantoio di Magliano - non è gradita dalla totalità degli abitanti di Magliano, che ormai da 40 anni convivono con i disagi relativi all'esistenza di una cava, mentre la soluzione del ponte sul Rabbi (in sè non negativa) prima dell'apertura del II stralcio del quinto lotto della tangenziale da via Monda a viale Appennino comporterebbe disagi gravi per Grisignano e San Martino, oltre a non dare alternative per la risoluzione al problema già grave ad oggi, del traffico su via Castel Latino a Vecchiazzano;
7) La cava, una volta esaurita, verrà ripristinata ad un piano di campagna poco più basso dell'attuale e restituita alla destinazione agricola originaria. Il paesaggio non sarà di certo come prima ma, probabilmente, neppure troppo diverso da ora. Comune e cittadini dovranno essere vigili per evitare un rischio che mai è scongiurato definitivamente, quello delle spinte a rendere urbanizzabile un territorio come quello di cui stiamo trattando;
Per concludere, ringrazio molto i cittadini che intervengono su temi che interessano la comunità dando un contributo di idee importante al dibattito ed alla vita democratica, e spero che gli stessi possano trarre spunti di interesse dal lavoro assai lungo e complesso che gli organismi di partecipazione (Quartieri e Circoscrizioni) hanno svolto cercando di tenere conto delle problematiche e delle necessità di TUTTI i territori ed i cittadini.
Cordiali saluti,
Il Presidente della Circoscrizionen. 2
Giulio Marabini
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