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Articolo inserito da Giancarlo Spada in data 22/12/2008
Sport Vari
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I Titans non ce la fanno

Non è bastato il tifo e gli incitamenti degli oltre duecento presenti a spingere i giovani Titans alla finale Nazionale di questo bellissimo campionato High School. I Panthers Parma si sono imposti sfruttando al massimo tre errori dell'attacco romagnolo, gli unici, ma fatali per i colori azzurro/argento. Pomeriggio sereno, temperatura mite, campo in ottime condizioni dopo una settimana di pioggia, tribuna esaurita e tifo alle stelle, chiaramente a favore dei padroni di casa che si giocano in questa partita del "dentro o fuori" la loro brillante stagione. L'ormai solito e consolidato ingresso in campo, attraverso una nuvola di fumo grigio e blu, della bandiera seguita dai giocatori, sancisce l'inizio delle "ostilità". Capitani in campo, lancio della monetina e kick off assegnato ai Titans. Pochi minuti di studio ed i Panthers sono già in vantaggio dopo aver macinato yard su yard con un gioco asfissiante, il QB Tomaso Monardi trova il suo ricevitore libero che trasforma in TD: 8 a 0 dopo la trasformazione da due punti ad opera di Monardi stesso. Primo drive offensivo per i Titans e primo "regalo" agli avversari che provocano e ricoprono un fumble ridando così palla al proprio attacco. Attacco che ringrazia e raddoppia il risultato: 16 a 0.
Secondo drive offensivo per i Titans e secondo "regalo": Aldo Fiordoro QB dei Titans, a circa 6 yard dalla end zone emiliana ha la palla buona per riportare sotto i suoi, vede il suo ricevitore libero sulla sua sinistra, lancia sicuro una "palombella" troppo lenta e troppo bassa e l'intercetto è sicuro. Galoppata del safety del Gran Ducato fino alle trenta yard in territorio romagnolo dove viene atterrato, il risultato è scontato ed infatti Mirko Drago, vera spina nel fianco della difesa avversaria, realizza il suo secondo TD con relativa trasformazione da due punti: Panthers 24, Titans 0.
Gli "Sclafo Boys" accusano il colpo, subiscono l'avversario e sembrano sprofondare con le loro aspirazioni. E qui il “cuore Titans” esce allo scoperto, i supporter sentono il momento di crisi e prendono ad incitare i loro giovani, il Coaching staff tutto, fa sentire la sua presenza e coach Sclafani chiama uno schema che, a seconda della riuscita, può raddrizzare la situazione o inabissare i sogni di tutti: una doppia reverse. Dal QB Aldo Fiordoro al WR Marco Migani che a sua volta lancia sull’altro ricevitore Gabrio Landi che tutto solo può deporre l’ovale in TD: 24 a 7 dopo la trasformazione di Francesco Caminiti.
Il primo tempo si chiude con un punteggio tutto a favore degli ospiti, un risultato pesante come un macigno, ma ampiamente recuperabile.
La ripresa però riserva un’amara sorpresa ai giovani di Casa Titans, il terzo regalo lo confeziona ancora Aldo Fiordoro (bella partita la sua anche se macchiata da alcuni errori) che, pressato ed in affanno, cerca ugualmente di servire un compagno ed invece trova il CB avversario, il # 3 dei Panthers vede una prateria davanti a se e vola verso il 30 a 7 che sembra chiudere i giochi.
“Offense Goo!!... Offense Goo!!... Offense Goo!!...” grida il pubblico amico e i Titans si riportano sotto, lottano, conquistano yard su yard, non concedono più nulla all’avversario e sul finire del terzo quarto trovano ancora un TD con uno sfondamento centrale di Luca Dotti che, dopo i due punti ottenuti con la trasformazione di Aldo Fiordoro, porta di nuovo sotto i romagnoli. Cambio campo per il quarto ed ultimo quarto e subito Aldo Fiordoro si inventa il TD della speranza, con una bella penetrazione porta i suoi sul 21 a 30 e c’è ancora tempo per recuperare. Ora sono i giovani Panthers ad accusare il colpo, un poco affaticati e fiacchi non riescono più a imprimere il loro gioco fatto di corse e di lanci corti e tutti gli attacchi vengono imbavagliati dall’ottima difesa romagnola. Coach Sclafani chiama un time out, impartisce gli ordini e Aldo Fiordoro calcia il kick off di ripresa rasoterra, l’ovale supera le 10 yard ruzzolando lentamente verso Martino Mingozzi che avrebbe potuto e dovuto prendere ed invece la ”emozione” blocca la mente di Martino che anziché buttarsi sulla palla, va a placcare l’uomo consentendo agli avversari di ricoprirla. Scoramento generale! Ora sembra davvero tutto perduto. Il Capo Arbitro chiama i “Two minutes” e i Panthers incorrono in un fumble che riconsegna l’ovale ai Titans: sembra la svolta, l’esultanza s’impadronisce degli azzurro/argentati, entra in campo l’attacco, speranzoso, baldanzoso e sicuro di se e forse questa troppa sicurezza fa incorrere nell’ennesimo errore fatale: ancora un fumble e purtroppo questo decreta la vittoria degli Ospiti.
I Giovani del Presidente Garoia, seppur sconfitti, escono a testa alta da questa semifinale, battuti, prima ancora che dagli avversari, dai loro stessi errori, da un primo quarto di ordinaria follia dal quale si sono onorevolmente sollevati. Senza quei pasticci iniziali sarebbe stata un’altra partita e chissà forse…
I Panthers hanno messo in campo una formazione cinica e spietata che ha messo in evidenza un QB cresciuto all'ombra degli specialisti U.S.A. della prima Squadra, due running back non potentissimi ma molto agili ed una linea sia d’attacco che di difesa con centrali fisicamente granitici, energici e massicci ma un po’ lenti e vulnerabili quando affrontati in velocità.

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