Tratto dal sito del Comune di Forlì, ufficio toponomastica, odonomastica comunale.
VIA ILARIA ALPI Quartiere: San Martino in Strada. 1961 - 1994, nata a Roma è stata una giornalista italiana del Tg3, uccisa in Somalia assieme all’operatore Miran Hrovatin. Conseguì il diploma presso il liceo ginnasio “Tito Lucrezio Caro” di Roma, si laureò in lettere dopo aver seguito i corsi di lingue e cultura islamica presso il Dipartimento di Studi Orientali dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Grazie all’ottima conoscenza delle lingue ottenne le prime collaborazioni giornalistiche da Il Cairo per conto di Paese Sera e de l’Unità. Ilaria Alpi fu uccisa mentre si trovava a Mogadiscio come inviata di Rai3 per seguire la guerra civile somala e per indagare su un traffico d’armi e di rifiuti tossici illegali. In ricordo di Ilaria Alpi dal 1995 si assegna ogni anno a Riccione il Premio Ilaria Alpi alle migliori inchieste televisive italiane dedicate ai temi della pace e della solidarietà.
VIA GIORGIO AMBROSOLI Quartiere: San Martino in Strada. 1933 - 1979, avvocato, esperto in liquidazioni coatte amministrative, liquidatore della Banca Privata Italiana, ucciso da un sicario ingaggiato per conto di Michele Sindona, sulle cui attività aveva avuto incarico d'indagare.
VIA AMEDEO AVOGADRO Quartiere: San Martino in Strada. 1776 - 1856, chimico e fisico piemontese che enunciò nel 1811 la cosiddetta legge di A.: volumi uguali di gas differenti, a uguale pressione e temperatura, contengono uguale numero di molecole. A lui si deve il moderno concetto di “molecola”.
VIA ACHIELLE BARGOSSI Quartieri: Ca' Ossi, Bussecchio, San Martino in Strada. 1847 - 1885, di Forlì. Avviato all'esercizio del commercio dal padre, percorse a piedi distanze notevoli per raggiungere i mercati limitrofi. Il 21 agosto vinse la prima scommessa di 120 lire con alcuni noleggiatori di cavalli che vantavano la velocità dei loro quadrupedi, capaci di percorrere la distanza da Milano a Monza di 15 km. in un'ora; percorse lo stesso tragitto in 58 minuti. A piedi raggiunse quasi tutte le città d'Italia dando prova di resistenza e velocità e sfidando di volta in volta uomini e cavalli. Fu perciò denominato l'uomo cavallo. Andò in Francia dove nel 1877 a Montpellier sfidò un cavallo vincendolo in una corsa di 37 Km. in circuito chiuso. Tutti i giornali esaltarono le imprese del Bargossi e lo definirono "l'uomo locomotiva" in quanto la media sua, anche nei luoghi percorsi era superiore a quelle delle vaporiere del tempo. Successivamente andò in Inghilterra e in America dove mori a La Pietra. Il Bargossi può essere considerato il primo maestro dell'atletica.
VIA GIOVANNI BRASCHI Quartiere: San Martino in Strada. 1891 - 1959, di Mercato Saraceno. Avvocato facente parte del Partito Popolare dalla fondazione, eletto deputato nel 1921 e nel 1924, diresse in quegli stessi anni la confederazione italiana dei lavoratori. Per aver preso parte all'Aventino ovvero all'opposizione antifascista che disertò per protesta il Parlamento nel 1924, dopo l'assassinio di Matteotti, fu tra i deputati dell'opposizione dichiarati decaduti dal fascismo. Dopo il 08.09.1943 partecipò alla guerra di liberazione, nelle fila della Resistenza in Romagna.
VIA MARCO BRIGANTI Quartiere: San Martino in Strada. 1972 - 2005, di San Martino in Strada, viveva a Poggio Berni (RN). Il capitano Briganti era partito da solo una settimana per la sua seconda missione in Iraq (dove si sarebbe dovuto fermare per quattro mesi), quando l’elicottero che pilotava precipitò in una zona desertica nei dintorni di Nassiriya. Aveva frequentato l’istituto tecnico aeronautico forlivese e aveva un trascorso di sportivo, come ciclista dilettante nella polisportiva “Forti e liberi”. Iniziò la sua carriera nel 1991 partendo per il servizio militare. Nel 1992 frequentò il 146esimo corso allievi ufficiali di completamento alla Scuola elicotteristi e dal 1999 era in forza al 7° AVES “VEGA” di Rimini, Reggimento Cavalieri dell’aria, dove ricopriva l’incarico di pilota osservatore elicotteri.
VIA CAMPO DEGLI SVIZZERI Quartieri: San Martino in Strada, Ca' Ossi. Detto anche "Prato degli Svizzeri" poiché nel 1833 la zona fu destinata a campo di manovra di un reggimento svizzero.
VIA BRUNO CANTARELLI Quartiere: San Martino in Strada. 1929 - 1997, nell'immediato dopoguerra, poco più che adolescente, inizia il suo impegno politico nel Partito Comunista Italiano come attivista di base. Nel 1948 si trasferisce momentaneamente a Premilcuore dove conduce la campagna elettorale per il Fronte Popolare. Apprende il lavoro di elettricista e negli anni '60 trova impiego presso i grandi magazzini Standa di Forlì dove continua a lavorare fino alla pensione nel 1989. Negli anni di lavoro presso la Standa si iscrive alla GCIL e svolge per lunghi anni il ruolo di delegato sindacale. Nel frattempo continua il suo impegno politico nel PCI. Per lunghi anni è anche consigliere di amministrazione della Coop Casa del popolo 'Angelo Dall'Agata' di S. Martino in Strada e si impegna nelle innumerevoli attività ricreative e culturali che vengono realizzate. Oltre all'impegno politico e sindacale la passione che lo accompagna fin da ragazzo è quella sportiva che lo porta, nel 1976, ad essere animatore e fondatore della Polisportiva Sammartinese. Scompare prematuramente il 2 dicembre 1997.
PIAZZETTA ALFREDO CASADEI Quartiere: San Martino in Strada. 1884 - 1942, di S. Martino in Strada. Invalido della I guerra mondiale (1915 - 1918), ferito gravemente a Castone degli Ovuli (Gorizia), fu costretto su una sedia a rotelle fino alla morte.
VIA CAVALLETTO Quartieri: Magliano, San Martino in Strada, Carpena. Toponimo del luogo.
VIA CROCETTA Quartieri: Carpena, Magliano, San Martino in Strada. Già comunale Crocetta. Dal nome della comunale.
VIA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA Quartiere: San Martino in Strada. 1920 - 1982, di Saluzzo (Cuneo). Generale dei Carabinieri, nelle funzioni di Prefetto speciale è stato ucciso a Palermo in un attentato mafioso.
VIA GIOVANNI D'APPIA Quartiere: San Martino in Strada. Condottiero francese del XIII secolo. In data 14 settembre pose il suo campo nei pressi dell'attuale via D' Appia bruciando tutte le case che vi si trovavano.
VIA DEGLI AUTIERI Quartiere: San Martino in Strada. In ricordo dei conducenti di autoveicoli militari italiani che hanno perso la vita in servizio.
VIALE DELL'APPENNINO Quartieri: Ravaldino, Ca’Ossi, Resistenza, San Martino in Strada, Grisignano, Collina, San Lorenzo in Noceto. Già sobborgo Ravaldino, via Predappio e via Torino. Dal nome della zona, prima collinare, poi appenninica a cui il viale conduce.
VIA MARIO FANTINELLI Quartiere: San Martino in Strada. 1896 - 1968, di Forlì. Si arruolò volontario nella I guerra mondiale (1915-18) e prestò servizio ininterrotto sino al 3 dicembre 1919 in qualità di fante prendendo parte ai combattimenti svoltisi sui fronti del Podgora, del Carso, e del Piave. Fu decorato con medaglia d'argento al valore militare conferitagli sul campo quando era caporale del 16° Battaglione d'assalto, il 29 gennaio 1918 sul Monte Val Bella. Richiamato nella II guerra mondiale (1940-45) con il grado di tenente dell’11° fanteria Brigata Casale, raggiunse il fronte greco-albanese e dopo l'8 settembre 1943 seguì con altri ufficiali romagnoli la deportazione in Germania e il campo di concentramento.
VIA FEDERICO SECONDO Quartiere: San Martino in Strada. 1194 - 1250, figlio di Enrico VI di Hohenstaufen e di Costanza d'Altavilla, re di Sicilia e di Germania, fu incoronato imperatore da Onorio III nel 1220. Fu in lotta con il Papato per non aver mantenuto la promessa fatta ad Innocenzo III di dividere i due regni e di condurre una crociata. Avendo infine ottenuta Gerusalemme (1227) con trattative anziché con le armi, venne scomunicato da Gregorio IX. La sua pretesa di governare l'Italia da sovrano assoluto spinse i comuni italiani a riunirsi in una seconda Lega Lombarda, mentre il papa bandiva contro di lui una crociata e scioglieva i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà. Federico II riusciva a battere gli avversari a Cortenuova, ma a Parma e Fossalta veniva sconfitto. Forlì era una città ghibellina, ma questa scelta di campo dipendeva dal fatto che era guelfa la città confinante, Faenza, con la quale anche nel Duecento continuarono conflitti militari. Nel 1230 furono giurati a Forlì i patti della lega ghibellina con Ravenna e Rimini. Ma i cambiamenti di alleanza erano frequenti e non mancarono conflitti con la stessa Ravenna, finché una nuova tregua fu stipulata nel 1234. Dopo il 1237 Forlì ha sempre seguito le sorti dell'imperatore, ricevendo in dono lo stemma con l'aquila nera in campo d'oro, assieme alla concessione del diritto regale di battere moneta nel 1241.
VIA FRA' GIROLAMO DA FORLI' Quartiere: San Martino in Strada. 1348 - 1437, frate domenicano dell'ordine dei predicatori, teologo, storico, predicatore, scrittore che per primo ha utilizzato la tecnica del chronicon per descrivere le vicende cittadine, ovvero il primo cronista forlivese . VIA GANDHI Quartieri: San Martino in Strada, Grisignano 1869 - 1948, Mohandas Karamchand Gandhi, detto il mahatma (grande anima), capo del movimento per l'indipendenza indiana, creatore di una dottrina basata sulla non-violenza e sull'amore universale. Dal 1893 al 1914 si adoperò nell'Africa meridionale per il riconoscimento dei diritti civili degli Indiani. Tornato in patria, nel 1921 propugnò la disobbedienza civile alle autorità inglesi. La sua lotta, nel corso della quale fu incarcerato varie volte, fu coronata dal successo nel 1947 quando, dopo lunghe trattative, l'India ottenne l'indipendenza dall’Inghilterra. Poco dopo fu ucciso da un fanatico indù. C. T. del 10.05.1983, C. C. 349 del 06.07.1983.
PARCO OFELIA GAROIA Quartiere: San Martino in Strada. Figura emblematica del mondo del commercio ambulante. Nata a Durazzanino nel 1909 da una famiglia di braccianti, entrò nel 1936 –durante la guerra di Spagna- fra le file del “Soccorso Rosso” continuandone l’attività fino al 1943. Sino all’ 8 settembre 1943 partecipò al lavoro di costruzione dei primi gruppi partigiani e fin dall’ottobre diresse i Gruppi di difesa della donna che avevano il compito di raccogliere e far pervenire ai partigiani armi, fondi, indumenti e medicinali. Fu organizzatrice di scioperi e partigiana dalla 29esima Brigata Gap. Nel 1945 fu chiamata a far parte della Consulta nazionale, organismo che doveva preparare l’Assemblea costituente. Area verde adiacente la nuova lottizzazione tra la nuova via M. Briganti e via Mondina.
VIA GIUSEPPE IMPASTATO Quartiere: San Martino in Strada. 1948 - 1963, nacque a Cinisi (PA) da una famiglia mafiosa. Ruppe con il padre ancora ragazzo, che lo cacciò via di casa, ed avviò un’attività politico-culturale antimafiosa. Nel 1965 fonda il giornalino “L’idea socialista” e aderisce al Psiup. Dal 1968 in poi partecipa alle attività dei gruppi di Nuova Sinistra. Nel 1975 costituisce il gruppo “Musica e cultura”, che svolge attività culturali; nel 1976 fonda “Radio Aut”, radio privata autofinanziata con cui denuncia quotidianamente i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini. Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l’8 ed il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale.
VIA MADRE TERESA DI CALCUTTA Quartiere: San Martino in Strada. 1910 - 1997, di Skopje, capitale del Kosovo. A 17 anni nasce in lei l’interesse per le missioni. Nel 1928 parte per l’India, dove viene vestita con l’abito religioso a Darjeeling, 650 km a nord di Calcutta. Viene trasferita a Entally, presso Calcutta, per insegnare in una scuola per orfani. Nel 1946 istituisce le “Missionarie della carità”. Per anni lavorerà duramente per la sua fondazione e per l’istituzione di altre, come direttrice e mettendo a disposizione dei poveri gran parte del suo tempo e delle sue forze fisiche. Nel 1990 si dimette per motivi di salute, ma viene rieletta, lei accetta perché convinta che sia la volontà di Dio, nonostante le malattie che l’aggrediscono.
VIA MALATESTI Quartiere: San Martino in Strada. Malatesti o Malatesta. Nobile famiglia che ebbe in signoria città e castelli di Romagna e di altre parti d'Italia. Rimini, Pesaro e Cesena furono i centri maggiori del loro dominio, esteso anche al Montefeltro, ad Ancona, a Fano, a Fossombrone, a Bergamo e Brescia. A questa famiglia appartennero Giovanni lo Zoppo o Gianciotto, marito di Francesca da Rimini, e Paolo amante di questa, e con lei ucciso da Gianciotto come ricorda Dante nell'Inferno (canto V); Domenico fondatore della biblioteca Malatestiana e Sigismondo, condottiero e mecenate, che fece edificare a Rimini il Tempio Malatestiano (vedi via Gradara).
VIA GIUSEPPE MAZZATINTI Quartieri: San Martino in Strada, Ca'Ossi. 1855 - 1906, di Gubbio. Studioso di fama mondiale, fu per lunghi anni direttore della Biblioteca di Forlì ed insegnante al Liceo Classico sempre di Forlì, città a cui dedicò gran parte del suo lavoro in quanto cultore di storia forlivese. Pubblicò nel 1893, insieme ad Egidio Calzini, altro studioso di storia forlivese, la "Guida di Forlì" e nel 1898, "Leone Cobelli e la sua Cronaca", uno studio sulle fonti delle "Cronache Forlivesi" del Cobelli.
VIA AURELIO MELANDRI Quartiere: San Martino in Strada. 1895 - 1945, ceramologo forlivese. Presente ad ogni scavo che veniva eseguito, Silin, come veniva chiamato, realizzò, con il benestare della Sovrintendenza alle Gallerie, un museo delle ceramiche costituito da pezzi rari, integri o da lui stesso ricomposti. A questa mostra il Melandri aggiunse uno studio documentato sulla ceramica locale e le antiche fornaci, lavoro rimasto inedito. Partecipò alla II guerra mondiale (1940-45) come volontario nell'XI reparto d'assalto guadagnandosi due medaglie d'argento ed una d'oro montenegrina. Morì, ucciso da un autocarro alleato lungo la strada del Ronco.
VIA FRANÇOIS MITTERAND Quartiere: San Martino in Strada. 1916 - 1996, politico francese. È stato presidente della Repubblica francese dal 1981 al 1995. Nasce nel sud ovest della Francai, nella cittadina di Jarnac, durante la battaglia di Verdun, una delle più sanguinose della Prima Guerra Mondiale. Frequenta scuole cattoliche e inizia la sua attività politica nella Croix de feu (Croce di Fuoco), organizzatore della destra francese antitedesca, ma non antisemita. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale è nell’esercito francese e viene catturato dai tedeschi e deportato in Germania. A partire dal 1942 il generale Charles De Gaulle, entra a far parte delle fila della Resistenza francese. Nel 1947, a soli 31 anni, è il più giovane ministro di Francia avendo assunto il dicastero per gli affari dei reduci nei governi del socialista Parul Ramadier (Sfio) e del democristiano Robert Schuman (Mpr). Nel 1957, ricopre la carica di Ministro degli Interni nel gabinetto guidato dal radical Pierre Mendes-France. La massima carica della Francai repubblicana, che gli era sfuggita nel 1965 contro De Gaulle e nel 1974 contro Valery Giscard d’Estaign, viene conquistata nel 1981 nel ballottaggio contro il presidente uscente Giscard d’Estaign. Una volta insediatosi all'Eliseo Mitterand avviò una politica di nazionalizzazione in settori chiave dell0econimia a di riforme a favore dei diritti sociali e civili. Dopo 14 anni di Presidenza della Repubblica viene sostituito nel 1995 dal neo gollista Jacques Chirach e muore dopo una lunga malattia a l’8 gennaio del 1996.
VIA MONDA Quartieri: San Martino in Strada, Collina, Magliano. Già comunale della Monda. Dal nome della comunale.
VIA MONDINA Quartieri: San Martino in Strada, Grisignano. Già vicinale Monda. Dal nome della comunale e della vicinale.
VIA GIACOMO OLIVIERI Quartieri: San Martino in Strada. 1845 - 1917, di Forlì. Patriota, volontario nella III guerra d'indipendenza, fu decorato di menzione d'onore per essersi distinto nella battaglia di Bezzecca dove Garibaldi riportò la vittoria sugli Austriaci.
VIA OTTO NOVEMBRE Quartiere: San Martino in Strada. Data della liberazione della borgata nel 1944, ad opera delle truppe polacche.
VIA TITO PASQUI Quartiere: San Martino in Strada. 1846 - 1925, di Forlì. Studente in ingegneria civile all'Università di Bologna, nel 1866 vi conseguì due lauree. Nello stesso anno partecipò come volontario, nell’8° reggimento Volontari Italiani al comando di Achille Cantoni, alla III guerra d'indipendenza. Ripresi gli studi fu dapprima assistente alla Scuola Agraria di Bologna, quindi insegnante di estimo e costruzioni all’Istituto Tecnico di Ravenna. Fu chiamato a rappresentare il governo in varie esposizioni internazionali e divenne ispettore generale e presidente della bonifica dell'Agro Pontino. Fu eletto alla Camera nel 1897 durante la XX Legislatura. Lasciò una raccolta di libri e documenti alla Biblioteca civica di Forlì. Pubblicò diverse opere di argomento agrario: "Le macchine al concorso agrario di Ferrara, Coltivazione del cappero, La filossera".
VIA PAULUZZA Quartieri: San Martino in Strada, Bussecchio. Dal nome di un podere del luogo.
VIA GIUSEPPE PRATI (DON PIPPO) Quartiere: San Martino in Strada. 1885 - 1952, soprannominato Don Pippo, fu abate della Chiesa di San Mercuriale, primicerio della Cattedrale, protonotario apostolico. Fu il fondatore del giornale "Il Momento". Visse in povertà assoluta, donando giorno per giorno ili tutto ai bisognosi e la sua opera di benefattore non conobbe mai soste. Promosse, coadiuvato dal Comitato Pro Storico Artisti, restauri a San Mercuriale. Alla memoria gli fu conferito "il premio alla bontà".
VIA GIUSEPPE RABONI Quartieri: San Martino in Strada, Ca' Ossi. 1802 - 1836, di Forlì. Prese parte al movimento liberale della città, partecipando alla protesta del 1832, organizzata da Tommaso Zauli Saiani contro il cardinale Albani, commissario straordinario delle Legazioni di Romagna, per l'arbitrario insediamento di un consiglio comunale a Forlì. Arrestato fu rinchiuso nella Rocca, in seguito a Castel S. Angelo e condannato a 20 anni di carcere dal tribunale supremo della Sacra Consulta. Per grazia sovrana gli fu condonata metà della pena e fu trasferito nel forte di Civita Castellana, dove morì dopo tre anni di detenzione.
VIA QUARANTOLA Quartieri: San Martino in Strada, Ca' Ossi. Si richiama alla denominazione numerale delle strade nell'età romana, da cui Trentola, Pievequinta, Pievesistina ecc. La strada comunale Quarantola iniziava a San Martino in Strada e finiva in via Punta di Ferro sulla strada statale n. 67. C. T. del 20.08.1951, C. C. del 07.05.1962 n. 88.
VIALE RISORGIMENTO Quartieri: Ca' Ossi, San Martino in Strada, Resistenza. Denominazione data a ricordo del movimento che portò nel sec. XIX all'unificazione dell'Italia e alla proclamazione dell'indipendenza nazionale. Iniziò nel 1820 con i moti promossi dalla Carboneria nel Regno delle Due Sicilie, per concludersi il 20 settembre 1870 con l'entrata in Roma delle truppe italiane.
VIA AGOSTINO ROTONDI Quartiere: San Martino in Strada. 1868 - 1950, di Bagnacavallo (Forlì). Di professione empirico, fu detto "Zambutèn" in quanto la sua famiglia e lui stesso era dedita alla confezione di medicamenti a base di erbe seguendo le norma dell’erborista francese Jan Botten. Ripetutamente sottoposto a giudizio per esercizio abusivo dell'arte sanitaria, fu infine tacitamente tollerato, nonostante la legge, perché a lui ricorrevano tantissimi malati da ogni parte e perché i suoi preparati, specie a base di pillole, erano richiesti anche da medici illustri.
VIA SANTE E FABRINO Quartiere: San Martino in Strada. Dopo l'alluvione del 1431, fra difficoltà e sfiducia, Sante e Fabrino si impegnarono a far rifluire l'acqua nel canale di Ravaldino dalla chiusa di S. Martino.
VIA SCARDAVILLA Quartieri: Collina, San Martino in Strada. Dal nome del vecchio monastero ora parzialmente ristrutturato, i cui ruderi sorgono nella zona.
VIA AURELIO SILVESTRINI Quartiere: San Martino in Strada. 1857 - 1945, di Forlì. Fu ragioniere e vice presidente della Casa di Riposo di Forlì, appartenne inoltre al Consiglio e alla Giunta comunale per vari anni. Scrisse: una monografia sul nuovo ospedale di Forlì in un numero unico dedicato a Giuseppe Verdi nel centenario della nascita; una cronaca di Forlì dal 1872 al 1922 ed una vita di Garibaldi per date. Fu anche applaudito suonatore di corno nelle orchestre, allievo di Tito Bellonci, autore di musica varia e raccoglitore di memorie forlivesi.
VIA LUIGI TADDEI Quartiere: San Martino in Strada. 1801 - 1866, di Forlì. Figlio di capocomico oriundo di Napoli, seguì la carriera paterna debuttando a Forlì nel 1817 nel Teatro comunale, dove ritornò nel 1840 con fama di essere uno degli attori caratteristi fra i maggiori d’Italia. Fece parte, insieme al faentino Monteallegri, della setta segreta con fini cospirativi “Adelfia”.
VIA UBERTINA Quartiere: San Martino in Strada. Già vicinale Delle Ribolle.
VIA FILIPPO MARIA VISCONTI Quartiere: S. Martino in Strada. Questa denominazione vuol ricordare la battaglia del 1425 che si svolse nel territorio di S. Martino fra Filippo Maria Visconti (1392-1447), duca di Milano e reggente di Forlì come tutore di Tebaldo Ordelaffi, e Carlo e Pandolfo Malatesta, collegati agli Alidori e ai Fiorentini. In seguito a questo episodio la città passò nelle mani di Filippo Maria Visconti con il tripudio generale, stando a quanto narra il cronista Cobelli.
VIA MYRIAM ZITO Quartiere: San Martino in Strada. Myriam era nata a Sicignano degli Alburni il 26.12.1886. Figlia di emigrante ad appena due mesi di età venne condotta dal padre a New York per dimorare nella “Little Italy” dove studiò fino a laurearsi alla High School in lettere e filosofia alla Colombia University. Venne in Italia come corrispondente dall’Europa, e per il New York Herald fu corrispondente di guerra durante il conflitto fra Italia e Turchia negli anni 1911-1912.
VIA PIETRO ZOLI Quartiere: San Martino in Strada. 1830 - 1899, di Forlì. Dottore in chimica, fu anche un filodrammatico. Prese parte alla I guerra d’indipendenza del 1848 nella I Legione Garibaldi dove fu ferito. Nel 1856 fu scritturato come primo attore caratterista nella compagnia Trenti e Venturini, passando successivamente nelle formazioni artistiche di Luigi Robotti, Alessandro Salvini, Achille Maieroni ecc. Terminata la carriera artistica, fu direttore dei Filodrammatici di Rocca S. Casciano. |