IL MORGAGNI-PIERANTONI e le “QUESTIONI” di CUORE
Lunedì 28 Settembre, al pomeriggio, sono stato ricoverato all’Ospedale Morgagni-Pierantoni (reparto di Cardiologia) per essere sottoposto a Coronarografia e, dopo alcuni accertamenti, già nella prima mattinata del 29 venivo “convogliato” in una attrezzatissima sala (operatoria?) per l’intervento. Grazie anche all’alta professionalità e simpatia del personale medico e paramedico (durante l’intervento conversavo tranquillamente con tutti) tutto sembrava funzionare perfettamente al punto che, constatata una sorta di otturazione ad una arteria, veniva decisa una Angioplastica. Ma, a quel punto, purtroppo, una telefonata avvertiva tutta l’equipe presente che era in arrivo una emergenza (una persona colpita da infarto) con priorità assoluta per cui venivo trasferito in una saletta, perché nel nuovissimo Ospedale non esistono altre sale attrezzate per interventi urgenti al cuore. Dopo circa due ore di attesa, venivo riportato in sala per procedere all’intervento di Angioplastica. Ok, tutto è bene quel che finisce bene, però mi chiedo: se durante il mio “semplice” intervento si fosse creato qualche problemino, che fine avrei fatto e sarei, forse, stato accantonato (per urgenze prioritarie) ugualmente? Non è forse il caso che con l’arrivo della nuova Direttrice Sanitaria si cominci a dar corso (Area Vasta a parte) a interventi strutturali urgenti (magari una nuova sala a Mogagni-Pierantoni, per affari di cuore) al fine di garantire a tutti parità e tranquillità? Meditate gente, meditate…
VITTORIO GIROLIMETTI
Assoutenti Forlì-Cesena
Forlì, 1 Ottobre 2009 |