Mi sembra giusto. Dal Corriere di Forlì del 13.01.2014
Il Liceo Classico piange la prof Patrizia Leoni
La docente di latino e italiano è deceduta ieri Molto amata dagli studenti, curava l'orientamento
FORLÌ. Patrizia Leoni, docente di italiano e latino negli indirizzi Linguistico e Scienze della formazione del Liceo Classico, è deceduta nella tarda mattinata di ieri all’Hospice di Forlimpopoli, al termine di una malattia repentina quanto implacabile. Con Leoni, 55 anni, madre di tre figlie, la più grande delle quali le aveva già dato una nipotina, scompare una docente straordinariamente amata dagli studenti.
Oltre all’insegnamento vero e proprio, infatti, l’insegnante si occupava di orientamento in entrata, accogliendo gli studenti di terza media e le loro famiglie, così come dell’alternanza scuola lavoro dei più grandi, per i quali curava anche gli speciali abbonamenti per il teatro “Fabbri”.
Nata il 4 luglio 1958, dopo aver vinto nel 1987 il concorso per la cattedra si era sempre prodigata con generosità nella scuola fino a quando, due mesi fa, la scoperta della malattia le aveva impedito di proseguire.
«Siamo senza parole - ricorda la vice preside Vera Roberti, che partecipa al lutto insieme alla preside Giuliana Branzanti e a tutto il corpo docente -. Ha insegnato fino al 6 novembre dello scorso anno, prima di sentirsi male e di non essere più in grado di venire a scuola, nonostante un carattere forte che le ha sempre permesso di raggiungere gli obiettivi che si prefissava». Grande rispetto da parte dei colleghi ma, soprattutto, un rapporto privilegiato con gli studenti, come emerge chiaramente dalla partecipazione al lutto da parte di tanti giovani sul profilo facebook del Liceo. «Riusciva ad entrare in sintonia con i ragazzi in modo particolare - prosegue Roberti -. Ci conoscevamo da sempre, essendo quasi coetanee e per quel suo ruolo nell’orientamento che la metteva spesso in contatto con l’ufficio di presidenza. Inoltre nella mia classe ho la terza, e più giovane, delle sue figlie. Ci tengo a sottolineare che non è mai stata lasciata sola dal personale della scuola e dai ragazzi». |